Strategia di marketing per professionisti: come farla funzionare Skip to main content

Creare una strategia di marketing per professionisti non è semplice: entrano in gioco la difficoltà di vedersi con lucidità con gli occhi del cliente, una spesso scarsa autostima professionale e due interessanti fenomeni che noto molto spesso. Noi professionisti:

  1. tendiamo a sottostimare la fatica e l’impegno che c’è dietro il “far funzionare le cose”
  2. tendiamo a sovrastimare i risultati che possono concretamente arrivare online e soprattutto i tempi fisiologici in cui possono arrivare.

Questo ci porta a dire troppo presto che “non funziona”, ma la verità è che creare un ecosistema online che generi un buon flusso di lavoro e delle entrate soddisfacenti, uscendo dalla logica del passaparola e dei contatti personali (che per alcune persone rimane preferenziale e va benissimo così), è un lavoro di struttura e di tempi lunghi: ci sono delle buone basi da costruire e, a seguire, la comunicazione e i contenuti.

In questo articolo vediamo alcuni dei motivi più tipici per cui “non funziona”, dove per funzionare si intende questo: avere costruito un sistema di marketing online che porti completi sconosciuti a sapere della tua esistenza e persino ad acquistare da te.

 

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Perché non ho clienti?

Forse ti fai questa domanda, nonostante ti sembri di aver fatto tutto il “compitino” . Hai un sito, dei profili social e una comunicazione con contenuti che, nonostante la fatica, continui a produrre regolarmente. Ma senza grandi risultati.

Nella maggior parte dei casi i clienti non arrivano per questi motivi:

  • non hai messo delle buone basi di posizionamento (non sai chi è il tuo cliente, come si compone la tua offerta, che prezzo fare. Se vuoi lavorarci, parti da qui).
  • comunichi e divulghi, ma poi ti dimentichi di vendere. Magari hai un pubblico affezionato che continua a seguirti perché stai offrendo tantissima qualità con i tuoi contenuti. Eppure non hai previsto una connessione tra contenuti e offerta a pagamento.
  • non ti stai dando i tempi fisiologici. Il lavoro online è lungo e i primi sei mesi, a volte anche un anno, sono di semina. Devi posizionarti, farti conoscere e per questo ti conviene prevedere un accantonamento economico per darti la giusta serenità fino a quando la tua attività diventerà sostenibile.
  • la tua strategia non ha ragionato sullo step di visibilità: ovvero ti manca il pezzo in cui ti sei chiesto, in che modo porti lo sguardo delle persone che ti interessano sul tuo sito/profilo/contenuti.

E se non fossi brav* abbastanza?

Questo dubbio è legittimo e già il fatto che tu te lo chieda, a mio modestissimo parere, è un ottimo punto di partenza ed è una base da cui costruire le proprie skills professionali, continuando a migliorarsi.

L’evoluzione del mercato del lavoro ha creato una grande complessità (o forse ha solo portato online dinamiche che sono sempre esistite): dal famoso “cuggino” del digital, fino ai professionisti di grande spessore che non sono però abili a comunicarsi o a “vendersi” online. Tutti troviamo in ogni caso, professionisti peggiori e migliori di noi, ma la questione chiave secondo me è questa: proporsi nel mercato con qualcosa che si sa realmente fare, farsi recensire bene per questo e solo con il tempo aumentare skills e competenze che comporranno i nostri servizi e la nostra offerta.

Un paio di cose infatti le ho imparate lavorando al fianco dei liberi professionisti e te le condivido, perché magari ti aiutano:

  • non confondere la mancanza di esperienza con la mancanza di competenza. Prima di mollare perché ti senti inett*, cerca di capire se puoi offrire “meno” ma meglio e proporre magari anche solo un servizio iniziale, ma in cui sei eccellente.
  • la maggior parte delle competenze tecniche le puoi acquisire. Trova i formatori giusti, investi nel supporto professionale che ti occorre e specializzati su ciò che ti viene meglio e che può distinguerti.
  • se le competenze si imparano, la mentalità si allena. Molte strategie non proseguono per difficoltà di approccio e forma mentis. Quando le cose non vanno, insomma, chiediti se non sia tu per prim* a metterti i bastoni tra le ruote e in quel caso comincia ad abbracciare l’idea di un supporto in questa direzione, come uno psicologo del lavoro.

Migliora o revisiona la tua strategia

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