Instagram senza una strategia è uno spreco di energie | Digital strategist Skip to main content

Che Instagram sia diventato chiave nella strategia di tantissime realtà è ormai ovvio e ce lo raccontano i dati. È un social diffuso, in continua espansione e con un grande potenziale di innovazione e crescita.
Tuttavia, proprio la sua esplosione capillare e la diffusione di tattiche a corto raggio hanno creato confusione tra liberi professionisti e piccoli business che hanno spesso finito per:

  1. Investire tutto il tempo destinato al marketing su questo unico canale.
  2. Seguire tattiche pensate da e per content creator ma non necessariamente adatte a un libero professionista. Questo ha avuto la conseguenza di generare stanchezza ed esaurimento da produzione di contenuti e con poco rientro economico.
  3. Aspettarsi che i clienti arrivino magicamente dalla pubblicazione dei contenuti senza chiedersi se c’è una struttura in essere  con un’offerta solida e un posizionamento. Questo ha creato casi di follower in crescita e fatturato stagnante.

Con questo articolo vediamo perché rendere Instagram l’alfa e l’omega del proprio marketing online non è quasi mai una scelta sensata per un libero professionista e come puoi muoverti di conseguenza.

Instagram non può diventare il tuo unico canale

Instagram può essere un valido alleato del tuo marketing online ma non può da solo completare una strategia. Il primo motivo è ovviamente il fatto che sei “ospite” in uno spazio non tuo, che può da un momento all’altro cambiare le regole e renderti la permanenza meno vantaggiosa.

Il secondo motivo è che Instagram è un luogo perfetto per l’interazione, la creazione di relazioni che però – se hai un’attività che deve generare un fatturato – deve servirti a raggiungere uno scopo che non sia l’accumulo di follower o la generazione di vanity metrics (like, commenti, salvataggi ecc).Così come Instagram è un social media che persegue gli interessi dell’azienda Meta, tu devi perseguire quelli della tua attività e chiederti sempre come questo strumento (o un qualsiasi strumento) ti porti verso i tuoi obiettivi. Il rischio di non avere chiara questa equazione è quello di finire nella giostra del social a “sprecare” ore che potresti investire in azioni più mirate per te.

Inoltre, mettere tutte le uova in un paniere non è mai una buona idea perché se qualcosa non funziona su questo canale, la tua attività è esposta a un rischio troppo grande. Ti occorre almeno un canale proprietario ad esempio, una mailing list di contatti che puoi raggiungere per mantenere relazioni e conversazioni senza limiti o algoritmi. Prima di rendere Instagram il re incontrastato del tuo tempo quindi, assicurati di avere fatto una scelta canali ragionata e strategica.

 

La tua content strategy è davvero sensata e sostenibile?

Nella maggior parte dei casi, quando stai esaurendo tempo ed energie senza un adeguato ritorno da un canale c’è un errore di strategia che spesso riguarda proprio la tipologia di contenuti proposti. Questo succede perché spesso rimaniamo affascinati dalle tattiche veloci, che sono però promosse e pensate da e per content creator (“come aumentare le views delle stories”, “come creare caption che generano commenti”, “come fare un reel virale” ecc ecc).

Le azioni pensate per aumentare i numeri, hanno senso solo per chi con quei numeri ci lavora: come appunto i content creator o gli influencer. Se tu sei un libero professionista, hai probabilmente bisogno di pochi clienti all’anno e ti occorre piuttosto un piano editoriale meno nutrito ma più strategico, finalizzato a mostrare la tua identità, la tua competenza e i frutti del tuo lavoro, piuttosto che una creazione continua di contenuti innovativi e che assecondino l’algoritmo.

 

L’offerta è il cuore del tuo marketing

Può anche succedere che il tuo profilo Instagram sia ricco di contenuti utili, interessanti, divulgativi, curiosi MA… non chiarisca cosa offri, quali sono i tuoi servizi.
Scorro tra feed e Stories in evidenza e non mi è chiaro se e come possiamo lavorare insieme o peggio, la tua offerta non è menzionata da nessuna parte.

Questo è un errore strutturale grave su una strategia monocanale perché puoi fare un ottimo lavoro di divulgazione sui social ma se non rendi la tua offerta il centro della tua comunicazione, stai dimenticando che l’obiettivo di fondo è farti conoscere come professionista a un pubblico di potenziali clienti e quindi promuoverti.

Il motivo per cui stai sui social se sei un freelance è raccontare chi sei, i tuoi valori, la tua proposta, creando relazioni di valore finalizzate alla vendita dei tuoi servizi a clienti in target.  Per questo è ideale trasformare la debole relazione del follower – che è facile finisca presto nel dimenticatoio – verso una sua evoluzione o verso canali proprietari dove si può approfondire cosa offri e quali sono i vantaggi del lavorare con te.

 

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