Come crescere online nel 2018 | Marketing Online e Social Media | Skip to main content

Nel mondo del marketing online tira una nuova aria e si percepisce un po’ in tutti i canali social. I cambiamenti degli ultimi mesi, i famosi algoritmi penalizzanti, si vedono in azione e chi ha una pagina Facebook ha già “toccato con mano” cosa significhi in concreto il calo di visibilità dei propri post. Nel frattempo le Stories di Instagram impazzano e si dotano di sempre nuovi strumenti, le dirette stanno diventando quasi degli appuntamenti fissi e poi, l’avrai notato, il trend del momento è la comunicazione attraverso video, una tipologia di contenuto che riesce ancora a ottenere visibilità organica.
Chi comincia oggi a raccontarsi online si trova quindi davanti a delle logiche nuove e non può più approcciare alla sua comunicazione con piani editoriali e contenuti che funzionavano benissimo fino a qualche anno fa.
Ho pensato quindi di scrivere un post per fare chiarezza, per ordinare le informazioni importanti. Lo faccio anche per me stessa, perché sto iniziando anche io a muovermi in questo nuovo scenario e mi rendo conto che è necessario, anche da parte mia, uno sforzo in più di cuore e creatività.
Ho raccolto per punti delle riflessioni che tentano di rispondere a questa domanda:

Cosa occorre a chi vuole crescere online nel 2018?

Dotarsi di canali proprietari

Fino a qualche anno fa si poteva pensare che un sito proprietario fosse una scelta da valutare, oggi blog e newsletter diventano sempre più importanti, perché sono luoghi nostri, non influenzabili da un algoritmo né da alcuna modifica se non quelle decise da noi.  Sono ambienti paragonabili a casa tua, che ti permettono di parlare al tuo pubblico e ai tuoi potenziali clienti in maniera diretta e senza intermediari.

Il mio consiglio è: se ancora non hai riflettuto su quali sono i tuoi mezzi di comunicazione proprietari, comincia a farlo ora, perché ti saranno sempre più utili.

Prevedere un budget per i social

Continuare a raccontarsi nei social è importante, soprattutto perché probabilmente il tuo pubblico si trova là. La modalità però merita di essere un po’ rivista. Rimane valido il consiglio di creare contenuti interessanti per il lettore, ma dato il calo di visibilità vale la pena stanziare un budget mensile con cui sponsorizzare i contenuti più significativi. Le Facebook Ads diventano sempre più importanti ma bisogna conoscerle a fondo per non rischiare di buttare via dei soldi.

Il mio consiglio è: comincia a prendere confidenza con le potenzialità della pubblicità su Facebook (se lo usi). Se cerchi una guida chiara, semplice ed efficace, puoi scaricare quella gratuita di Arianna che trovi qui.

Informarsi sui cambiamenti per sfruttarli a nostro favore

I cambiamenti, come abbiamo detto, sono tanti: dirette live, Stories su Instagram, gruppi su Facebook, video, app di messaggistica. Per chi comincia ora sono novità che possono fare paura, come spesso accade con le cose nuove. È importante però cominciare a pensare a come usare questi nuovi mezzi per raccontarci online. Magari non ti sei mai messa di fronte a una telecamera e l’idea di una diretta ti fa paura, ma prima di decidere che i video non fanno per te chiediti se è davvero così. Potresti scoprire che il pensiero del beneficio che ne trarrebbe la tua attività è sufficiente a farti mettere in gioco.

Il mio consiglio è: comincia a ragionare sulle possibilità che ti offrono le novità a tua disposizione ed esplora le potenzialità di Instagram insieme a Giulia, che ne parla in maniera chiarissima in questo post.

Evitare le scorciatoie 

Negli ultimi anni ci sono state una serie di pratiche scorrette per l’acquisizione di like e follower e oggi è risaputo: acquistare pacchetti di like e follower è facilissimo e permette di evitare quella lunga e difficile fase di crescita del proprio profilo o della propria pagina. È poi sempre più frequente chi su Instagram si lamenta dei bot, automazioni che lavorano alla crescita automatica dei profili, di solito con meccanismi di follow/unfollow: li riconosci perché sono i famosi profili che ti seguono per ottenere che tu li segua a tua volta e poi smettono di seguirti.

Queste pratiche dividono molti di coloro che lavorano online: c’è chi suggerisce che in fondo non siano così male e chi invece, me inclusa, li considera dei modi più che illeciti, inutili. Le scorciatoie fanno gola, ti permettono di arrivare facilmente a un pubblico che (non) ti segue, ma poi, sai rispondere a questa domanda:

Ora che ci fai con tutti questi numeri?

Il mio consiglio è: ignora le vanity metrics, smetti di concentrarti sui like e i follower e pensa piuttosto in termini di contenuti utili a delle persone. Le relazioni sono quello che contano, non i numeri.

Concentrarsi sul dialogo

I tend del futuro prossimo sono già all’orizzonte: si parla dei chatbot che risponderanno in maniera automatizzata ai messaggi, si potenzierà il live streaming ed entrerà in scena la realtà aumentata. Queste novità spaventano solo se dimentichiamo che sono solo dei mezzi al servizio delle persone. E le persone comunicano, si amano, si odiano e si scambiano valore da millenni, a prescindere dai mezzi con cui lo fanno.
Per cui, forse è vero, iniziare oggi è più complesso: il mercato è più saturo e farsi conoscere quando si è piccoli e si ha poco budget non è mai stato così difficile.
Ma è anche un momento in cui grazie a questi cambiamenti e a queste nuove difficoltà, possiamo trovare nuove strade.

Il mio ultimo consiglio, il più importante, è: ricordiamoci che nella comunicazione conta il dialogo e che, a prescindere dal mezzo, ciò che permette di crescere nel lungo periodo sono le relazioni che instauriamo con il nostro pubblico.

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