Se curi da sola la tua comunicazione, probabilmente hai già sentito o letto qualcosa del genere:
“la scelta dei canali di comunicazione non dovrebbe essere arbitraria, ma ragionata e conforme alla tua strategia”.
Oggi vorrei guidarti in un questo ragionamento, per aiutarti a capire se i canali che hai aperto, stai aprendo o aprirai, sono quelli adatti a te e alla tua situazione.
Quando si tratta di scelta di canali, secondo me, ci sono in gioco 3 variabili di cui devi tenere conto:
- Target
- Tempo
- Affinità.
Devono essere i luoghi in cui si trova il tuo target
Non ha senso scegliere di comunicarsi per forza su Twitter se, rispetto a ciò che vendi, il tuo potenziale cliente ideale non si trova là. Non ha senso nemmeno seguire le mode del momento e scegliere Instagram perché è il canale che usano tutti.
Scegli piuttosto in base alla risposta che dai a questa domanda:
- il mio cliente ideale è là?
Una volta individuati i canali, puoi aggiungere un’ulteriore riflessione e ragionare sulla differenza tra canali proprietari e non. Quelli proprietari sono tuoi, ti appartengono e possono essere il sito, la newsletter e il blog. I social media o altre piattaforme come Etsy, ad esempio, non sono tue e i profili, gli account e in generale gli spazi che occupi, sono legati alle sorti e alle decisioni dell’azienda proprietaria.
Tieni questo a mente quando scegli i canali, perché è sempre più cruciale che ti doti di spazi tuoi e usi piuttosto i Social Media o piattaforme esterne per far conoscere te e il tuo lavoro, ma con il focus di radunare il tuo pubblico a “casa tua”.
Il tempo: meglio cominciare con poco
Quando si fa un calendario editoriale senza valutare il tempo a disposizione, si rischia il famoso “effetto yo-yo” delle diete. Prima di cominciare pianifichi tutto che è una meraviglia: hai fatto la spesa di un sacco di ingredienti di cui ignoravi l’esistenza, hai la bilancia lì a portata di mano e domani è lunedì. Perfetto. Parti in quarta poi…al terzo giorno hai i crampi dalla fame, al quinto maledici le diete e dopo una settimana cominci a guardare anche il gatto con occhi diversi.
È inutile quindi partire con obiettivi irrealistici. Curare 3 canali social, la newsletter e un blog, se si ha poca esperienza e si è soli nella gestione dell’attività, diventa molto difficile, perché nel frattempo si devono anche seguire i clienti, curare l’amministrazione e portare avanti tanti altri aspetti dell’attività.
Meglio cominciare con meno peso possibile: lavorare bene su un canale o su pochi canali, conoscerne le logiche, padroneggiarle e poi integrare altri spazi di comunicazione. Una delle regole d’oro per cui arrivino i risultati infatti è la costanza e la dispersione di energie per esserci ovunque non la agevola.
Affinità (s)elettive
Ha senso fare video se non ci si sente in grado? Ha senso scrivere sul blog se non ci si sente bravi a scrivere? Ha senso pubblicare su Instagram se non si ha un occhio fotografico?
Dipende.
Non tutti sono in grado di fare tutto, non per forza si è in sintonia con un canale e di solito dall’esterno si percepisce.
In questo caso, prima di aprire un canale verso cui provi un certo rigetto, prova a capire:
- quanto è fondamentale per la tua strategia?
Se dalle tue riflessioni emerge che non puoi non presidiarlo perché i tuoi clienti si trovano proprio là, hai due scelte:
- fai un corso per imparare e andare oltre i tuoi blocchi (e magari scoprire pure che ti piace)
- deleghi il lavoro a chi lo fa per mestiere.