Forse non lo sai ma sto preparando una serie di dirette che terrò ogni mese su Instagram e che tratteranno temi legati al marketing, alla comunicazione e a questioni care a freelance e liberi professionisti (per non perdertele segui il mio profilo qui!).
Giovedì 17 alle 17 ci sarà la prima, organizzata e tenuta insieme a Silvia Gazzotti, durante la quale proveremo a rispondere insieme a una domanda frequente: come scelgo i professionisti con cui lavorare?
Magari te lo sei chiesto anche tu, in uno di quei giorni in cui hai preso atto di quanto sia impegnativo curare la propria attività e non lasciarsi sommergere dal flusso continuo delle cose da fare o in un periodo di magra, in cui hai notato che non basta essere online per attirare clienti e hai capito di aver bisogno di farti aiutare per migliorare e crescere. È probabile quindi che la tua prima domanda sia stata:
Di quali attività posso occuparmi io e quali invece è meglio delegare a un professionista?
Potenzialmente infatti, puoi fare tutto da te: dall’apertura della partita IVA al sito web, consapevole che se non paghi le competenze di qualcuno pagherai con il tuo tempo. Per scegliere quindi cosa delegare a un professionista è utile valutare due cose: il tuo budget/tempo + le cose che sai fare. Delega ciò che ti sembra davvero distante dalle tue capacità e cura tu, almeno agli inizi, le attività per cui ti senti più portato.
Scegli e non farti scegliere
Una volta individuate le attività da delegare spunterà sicuramente il problema che affronteremo durante la diretta:
come scelgo i professionisti a cui rivolgermi e con cui lavorare?
Tutti quanti vogliamo infatti evitare la delusione che si prova quando la sostanza non corrisponde all’apparenza e l’amarezza con cui ammettiamo che quel servizio o corso che sembrava perfetto per noi “sulla carta”, in realtà non si è rivelato all’altezza delle nostre aspettative.
Quante volte infatti ci lasciamo guidare da un buon marketing e dalle promesse altrui senza avere prima chiarito cosa realmente vogliamo noi?
E in questo caso la colpa non è del professionista dal quale abbiamo acquistato (che magari è molto competente e con tanti clienti “funziona benissimo”), ma piuttosto di un nostro errore di valutazione, di un’incapacità di capire cosa ci serviva davvero con tutte le spiacevoli conseguenze che ne conseguono. Un sito web che non ci rappresenta, una strategia comunicativa inefficace, un commercialista che non ci ha inquadrato correttamente e così via.
I dubbi da risolvere
Un vecchio detto dice che per conoscere bene qualcuno devi mangiarci assieme 7 kg di sale, trascorrerci quindi tantissimo tempo tra pranzi e cene condivisi. Lo studioso Andres Erikson, in un interessante studio, ha provato a racchiudere in 10.000 ore di lavoro sul campo la quantità di tempo minima di qualcuno che potesse definirsi esperto in qualcosa.
La verità però è che non ha senso ridurre le competenze in numeri, soprattutto perché è bene tenere a mente un’importante questione: un ottimo professionista non è detto che vada bene a te per mille motivi (ha una approccio che non funziona per la tua attività, non ti segue come vorresti, tra i suoi servizi non offre ciò di cui tu hai bisogno ecc.ecc).
Tra i tantissimi profili che trovi là fuori però, puoi identificare quello adatto a te cominciando a sviluppare una dote preziosissima: la consapevolezza di ciò che ti serve. Soprattutto quando la tua scelta d’acquisto riguarda i servizi, che sono astratti e più difficili da comunicare, è indispensabile avere le idee chiare.
Cosa cerchi tu, quindi?
Qualcuno che ti affianchi o che risolva quel problema al posto tuo? Cerchi chi ti guidi o chi ti insegni a fare? Ti va bene lavorarci online o ti senti più tranquillo negli incontri di persona?
Prova a partire da queste domande o tienile con te per consultarle quando sarà il momento di scegliere a chi affidarti.