Come affrontare la crisi | Consigli per freelance | Digital strategist Skip to main content
Tra le poche le certezze di questi giorni di crisi da Coronavirus c’è il fatto che noi autonomi e micro-imprese ci sentiamo esposti e preoccupati dal futuro.
Al momento in cui scrivo siamo entrati nella quarta settimana di quarantena e l’ansia è amplificata dall’assenza di una data di scadenza di questo blocco quasi totale dell’economia. Non ho risposte certe su come si affronta una crisi di questa portata (chi – in fondo – le ha?), ma una cosa nel mio piccolo l’ho imparata: di fronte alle emergenze è importante prendersi un certo periodo di tempo per disperarsi e poi rialzarsi e costruire un piano d’azione con cui far fronte all’imprevisto.
Oggi voglio provare a darti qualche consiglio perché tu possa mettere in piedi il tuo, tenendo conto di 3 elementi: lo scenario, i clienti, la tua offerta.

 

Esplora lo scenario futuro

Lo scenario è il contesto, trasfigurato, in cui ti muoverai dopo questa crisi. Ovviamente nessuno ha ancora in mano le variabili per valutare ciò che accadrà nello specifico, però tu conosci meglio di chiunque altro la tua attività: ne conosci i flussi, i prodotti, i clienti, le criticità e i possibili miglioramenti da attuare.
Quello che puoi fare quindi è: delineare lo scenario che ti aspetta in maniera concreta. Parti dalla domanda: cosa penso accadrà nel mio settore? Prendi carta e penna e fai un elenco di tutti i cambiamenti che presumi si verificheranno.
Ci saranno forse ingressi contingentati con cui dovrai fare i conti?
Avrai a che fare con delle vendite a domicilio?
Che protocolli di sicurezza ti immagini di dover applicare?

A un certo punto l’emergenza finirà: la gente tornerà a uscire, ad amare, a incontrarsi, a parlare, a viaggiare e ad acquistare da te. Ma come? In quali modalità?

 

Come se la passano i tuoi clienti?

Chiunque sia il tuo cliente finale è altamente probabile che non se la stia passando benissimo. Che tu venda alle aziende, ora chiuse o perse nei disagi organizzativi dello smart working, o che tu ti rivolga a sposi preoccupati per il matrimonio che rischia di saltare, è il momento di chiederti come stanno.

Anche loro infatti usciranno in qualche modo cambiati da questa esperienza e come sai il marketing è una questione di risposte ai bisogni con offerte di valore. Cominciare a chiederti chi ti troverai di fronte dopo questa crisi ti dà la possibilità di capire meglio cosa offrire.

Se non hai idea di cosa stiano passando i tuoi clienti, ecco un’ottima occasione per usare i social media per ciò per cui sono stati creati: creare connessioni e chiacchierare. Sfrutta questo tempo per conoscerli meglio e capire che fase stanno attraversando.

 

Rivedi la tua offerta

Se il contesto e i bisogni dei tuoi clienti usciranno trasfigurati da questa crisi: come cambierai tu?
Cosa sarai in grado di offrire che faccia davvero la differenza?

C’è da prendere in mano i tuoi prodotti o servizi e guardarli con nuovi occhi, per capire se incontreranno i bisogni di domani.
Chi lavora nel turismo forse si troverà a costruire una proposta adatta a viaggiatori local, con necessità ed esigenze diverse da quelle di un interlocutore straniero.
Chi vende sul territorio potrebbe finalmente prendere sul serio l’idea di aprire un e-commerce. Chi vende già online ma ha trascurato un po’ la cura dei clienti, può ripartire da lì.
Chi finora si è mosso un po’ alla cieca e senza strategia si trova davanti all’importante occasione per chiarirsi finalmente le idee e dare al proprio business una direzione.

 

 

 

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